L’IPCC indica i key risk derivati dai cambiamenti climatici

Via green report http://www.greenreport.it/news/clima/rapporto-ipcc-guerre-malattie/

Il global warming esacerberà fame,  povertà, inondazioni, ondate di calore, siccità, guerre e malattie: a dirlo è una bozza di un rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che doveva essere pubblicata a marzo ma che è stata fatta trapelare in anticipo ed è finita su un sito climate skeptic.

Il rapporto Ipcc utilizza più volte la parola “esacerbare” per descrivere l’effetto del global warming su povertà, mancanza di acqua e malattie ed anche per indicarlo cme una delle cause delle guerre prossime venture.

Il rapporto Ipcc si occupa di come il global warming sta già influenzando la vita delle persone e come lo farà ancora di più (e peggio) in futuro, compreso un calo mondiale dei redditi.

In un’intervista all’Associated Press, Chris Field, uno scienziato della Carnegie Institution che è ha capo del team Ipcc che ha redatto il rapporto, ha confermato le indiscrezioni: «Abbiamo visto un mucchio di impatti che stanno avendo conseguenze. E ne vedremo di più in futuro».

Le più vulnerabili sono le città, dove già oggi vive la maggior parte della popolazione mondiale e persone del mondo, le più colpite saranno come sempre le persone più povere del globo. Il rapporto sottolinea che «Durante tutto il XXI secolo, gli impatti del cambiamento climatico rallenteranno la crescita economica e la riduzione della povertà, eroderanno ulteriormente la sicurezza alimentare e innescheranno le nuove trappole della povertà, queste  ultime in particolare nelle aree urbane e negli hotspots  i della fame emergenti. I cambiamenti climatici aggraveranno la povertà nei Paesi a reddito basso e medio-basso e creeranno nuove sacche di povertà nei Paesi a reddito medio-alto ed alto, aumentando la disuguaglianza. Per le persone che vivono in povertà, i rischi legati al clima costituiscono un onere aggiuntivo».

- See more at: http://www.greenreport.it/news/clima/rapporto-ipcc-guerre-malattie/#sthash.wlqwerOe.dpuf